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giovedì, febbraio 21, 2008

Epipactis tallosii Molnár & Robatsch subsp. zaupolensis Barbaro & Kreutz, subsp. nov. in Italia nord-orientale


Andrea Barbaro e Karel Kreutz

Dedicated to Federico and Stefano

Epipactis tallosii Molnár & Robatsch subsp. zaupolensis Barbaro & Kreutz, subsp. nov. in Italia nord-orientale

Parole chiave

Epipactis tallosii subsp. zaupolensis, Orchidaceae, area delle risorgive, bosco planiziale, Friuli Venezia Giulia, Italia.

Riassunto

In questa nota si descrive ed illustra Epipactis tallosii Molnár & Robatsch subsp. zaupolensis Barbaro & Kreutz (Orchidaceae), nuovo taxon rinvenuto a Zoppola nei pressi di Pordenone (Friuli Venezia Giulia, Italia nord-orientale). Una popolazione di questa nuova entità è stata rinvenuta in un bosco misto di pianura con prevalenza di Robinia pseudoacacia L. e presenza di Ulmus minor Miller, Acer campestre L., Platanus x hybrida Brot., Populus sp. e altre specie arboree. Questa entità presenta numerosi caratteri similari alle Epipactis tardive tipiche dell’Europa centro-orientale, legate ai boschi umidi o periodicamente sommersi. Pur vegetando su un terreno non soggetto a periodiche sommersioni, il bosco è situato in un’area di risorgive, caratterizzata dalla falda acquifera alta e da un suolo franco-limoso. Per la presenza di caratteri morfologici distintivi, è stato istituito un nuovo taxon, in ogni caso legato ad Epipactis tallosii, che da quest’ultima di distingue per la statura più ridotta, con piante più slanciate, le foglie arrotondate e l’infiorescenza più ricca, quasi sempre unilateralmente rivolta, un peduncolo fiorale molto scuro, quasi violetto ed un epichilo più largo e di colore verde chiaro, a volte biancastro. Il fiore intero, in più, si distingue da quello di E. tallosii per il colore più verdastro, mentre in quest’ultima tende al giallastro.

Keywords

Epipactis tallosii subsp. zaupolensis, Orchidaceae, spring water area, plain wood, Friuli Venezia Giulia Region, Italy.

Abstract

Epipactis tallosii Molnár & Robatsch subsp. zaupolensis Barbaro & Kreutz subsp. nov. from north-eastern Italy. In this article we describe Epipactis tallosii Molnár & Robatsch subsp. zaupolensis Barbaro & Kreutz (Orchidaceae), a new taxon found in the municipality of Zoppola near Pordenone (Friuli Venezia Giulia region). A population of this new taxon was discovered in a mixed plain wood, with prevalence of Robinia pseudoacacia L. and presence of Ulmus minor Miller, Acer campestre L., Platanus x hybrida Brot., Carpinus betulus L., Populus sp. and other tree species. This taxon has many similar characters with the other late flowering Epipactis tallosii of middle-eastern Europe that grows in damp or periodically submerged woods. The wood in Zoppola is not subject to flooding, but it is located in a spring water area with high water table and silt loam.

This plant differs from E. tallosii Molnár & Robatsch by its smaller and rounded leaves, a more dense, one sided inflorescence with more flowers, a dark-purple coloured pedicel and a much broader, whitish greenish epichile. Furthermore the colour of E. tallosii subsp. zaupolensis is more greenish than E. tallosii, who is normally more yellowed coloured.

Keywords

Epipactis tallosii subsp. zaupolensis, Orchidaceae, Flusslandschaft, halbnatürlicher Laubwald, Friaul-Julisch Venezien Region, Italien.

Zusammenfassung

Epipactis tallosii Molnár & Robatsch subsp. zaupolensis Barbaro & Kreutz subsp. nov. von Nordostitalien. In diesem Beitrag wird Epipactis tallosii Molnár & Robatsch subsp. zaupolensis Barbaro & Kreutz (Orchidaceae) beschrieben, eine neue Unterart in der Gemeinde Zoppola bei Pordenone (Friaul-Julisch-Venetien). Eine Population dieser neuen Sippe wurde in einem halbnatürlichen Laubwald entdeckt, der hauptsächlich aus Gewöhnliche Robinie (Robinia pseudoacacia), Goldulme (Ulmus minor), Ahorne (Acer campestre), Platanus (Platanus xhybrida), Hainbuche (Carpinus betulus) und Populus sp. sowie aus anderen Holzgewächse besteht. Die neue Sippe had mehere gemeinsame Merkmale mit der spät blühenden Epipactis tallosii gemein, eine Art die in Zentral Europe hauptsächlich in Auwäldern wächst. Die Wäldern in der Umgebung von Zoppola sind im Winter nicht überflutet, aber sie befinden sich in einem Quellwasserbereich mit hoher Wasserspiegel.

Epipactis tallosii subsp. zaupolensis unterscheidet sich vor allem von Epipactis tallosii subsp. tallosii durch kürzere und rundere Laubblätter, einen dichteren und meist reichblütigeren Infloreszenz, ein dunkelviolettes Fruchtknotenstielchen und ein breiteres, überwiegend grünlichweisses Epichil. Epipactis tallosii subsp. zaupolensis ist im ganzen grüner gefärbt als Epipactis tallosii subsp. tallosii, die im allgemeinen gelblicher ist.

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Il genere Epipactis rappresenta un taxon molto particolare nella famiglia delle Orchidaceae. Nel corso degli ultimi vent’anni il numero delle specie che vi sono annoverate è andato notevolmente moltiplicandosi; data la polimorfia e l’adattabilità a vari ambienti talora ancora inesplorati dagli orchidologi, questo genere riserva continuamente, e riserverà nel futuro, numerose sorprese; ciò si è verificato soprattutto per quanto riguarda le entità legate ai boschi umidi o inondati dell’Europa centro-orientale, che hanno dato origine ad una miriade di nuovi taxa tutti più o meno caratterizzati.

Una popolazione di Epipactis reperita a Zoppola nel 2005 era stata inizialmente ascritta a Epipactis rivularis Kranjčev & Čičmir (Barbaro, 2007) (del gruppo di Epipactis albensis Novakova & Rydlo), una specie da poco reperita, descritta (Kranjčev, 2005) e validata (Delforge, 2006) in Croazia, nei pressi di Zagabria, nel Parco del Monte Medvednica. In effetti, al primo sguardo, in effetti, queste piante sembrano esemplari del gruppo di Epipactis albensis Kranjčev & Čičmir.

Ulteriori indagini, compreso un sopralluogo in Croazia per osservare Epipactis rivularis, hanno però confutato l’appartenenza dell’entità friulana alla specie croata e hanno suggerito l’opportunità di creare di un nuovo taxon ovvero una subspecie di Epipactis tallosii Molnár & Robatsch.

Epipactis tallosii è una specie appartenente alla flora ungherese descritta da una decina d’anni (Molnár, 1996) e dedicata a Pál Tallós, noto botanico ungherese. Questa orchidea, come numerose altre Epipactis dell’Europa centro-orientale, vive in habitat igrofili, a volte parzialmente inondati, solitamente su suoli acidi caratterizzati dalla presenza di Quercus robur L. e Quercus cerris L.

Epipactis tallosii subsp. zaupolensis mantiene numerosi caratteri di similarità con la specie tipo. Se ne distingue per la statura più ridotta, con piante più slanciate snelle, le foglie arrotondate e l’infiorescenza più ricca, a volte lunga fino ai due terzi della pianta intera, quasi sempre unilateralmente rivolta, con le punte dell’epichilo leggermente patenti all’indietro. In più, i fiori sono maggiormente verdi, rispetto al giallo della specie tipo.

Il locus tipicus di Epipactis tallosii subsp. zaupolensis (che almeno per ora rappresenta l’unico ambiente conosciuto) pur non godendo delle condizioni di bosco planiziale inondato, è situato in un’area boschiva (di superficie contenuta, intorno ai 2000 m2), sita nella cosiddetta “Fascia delle risorgive”, con prevalenza di Robinia pseudoacacia L., alla quale sono associati anche Ulmus minor Miller, Acer campestre L. e Platanus x hybrida Brot., nonché singoli esemplari di Quercus robur L. e Carpinus betulus L.; nel bosco sono inoltre presenti ibridi di Populus di impianto per la produzione di legno a scopi industriali. Lungo un lato del boschetto scorre un rio di risorgiva con acque permanenti. L’altezza della falda acquifera e la presenza di alberi d’alto fusto concorrono a mantenere freschi i primi orizzonti del suolo, di tipo franco-limoso (con copertura di materiale organico che lo rende sub-acido in superficie), avvicinando il bosco, per caratteristiche di igrofilia, a quelli planiziali periodicamente inondati nell’Europa centro-orientale.

Anche la tipologia dell’associazione botanica del luogo presenta alcune affinità con quanto riportato in letteratura riguardo ai boschi planiziali dell’Europa centro-orientale; nel boschetto in esame sono presenti specie erbacee indicanti precedenti condizioni di bosco planiziale termofilo, come ad esempio la labiata Salvia glutinosa L. (V. Verona, com. pers.) o la felce Phyllitis scolopendrium (L.) Newman. Inoltre, poco distante dalla stazione in esame (circa 3 km) è presente un residuo di bosco planiziale (incluso nel S.I.C. denominato “Bosco di Marzinis”) dove si conservano piante relitte di ambiente montano, quali Salvia glutinosa, Lilium martagon L. ed Epimedium alpinum L.; quest’ultima specie è tipica rappresentante in Friuli della flora illirica (Barbaro, 2007). In quest’ultimo sito dev’essere ancora completata l’indagine relativa all’eventuale presenza di qualche esemplare del genere Epipactis, e soprattutto di questo nuovo taxon.

Infine, popolazioni di simili esemplari possono senz’altro esser rintracciati in altri ambienti similari del nord-est Italia, nei quali si prevede di condurre una futura ricerca.

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Epipactis tallosii Molnár et Robatsch subsp. zaupolensis Barbaro et Kreutz subsp. nov.

Epipattide di Tallós, subspecie zoppolana

Holotypus: Italia (Friuli Venezia Giulia), Zoppola (Pordenone), leg. C.A.J. Kreutz, 17.7.2007. Conservato presso l’Università di Leiden (L).

Etimologia: L’epiteto zaupolensis prende il nome dall’antico nome latino di Zoppola, il Comune friulano (Friuli Venezia Giulia, Italia nord-orientale) nel cui territorio è stata trovata la prima, e per ora unica, stazione di questa pianta.

Diagnosis: Epipactidi tallosii similis, foliis brevioribus rotundioribus, inflorescentia compactiore plerumque multifloriore, pedicello atroviolaceo, epichilio latiore plerumque alboviridi differt.

Descrizione: Pianta snella, elegante, in genere di taglia medio-piccola, dai 5 ai 35 cm. Fusto snello, eretto, verde chiaro, nella parte basale glabro, all’altezza della spiga e poi, per tutta la sua lunghezza, ricoperto di una densa peluria ialina. Le prime foglie, bratteiformi, sono 2-3, piccole. Foglie vere piccole, egualmente distanziate, da verde chiaro a verde, ai bordi leggermente ondulate, se non incurvate. Foglie basali da rotonde ad ovate (lunghe 2,5 – 4,0 cm, larghe 1,5 – 2,5 cm), disposte su piani quasi orizzontali o leggermente rivolte verso l’alto. Foglie sulla parte centrale del fusto ovate e orizzontali, leggermente rivolte verso l’altro; quelle superiori lanceolate (lunghe 2,0 – 3,0 cm, larghe 1,0 – 1,5 cm), a volte lungamente ovate, mutanti in brattee. Infiorescenza relativamente lassa, di media fino al 40% della pianta intera, può arrivare fino a due terzi dell’intera lunghezza e, tipicamente, con portamento unilaterale, portante da 5 a 30 fiori a seconda della statura della pianta. Brattee fiorali corte, da lanceolate a strettamente lanceolate, da verde chiaro a verde; le inferiori più lunghe del fiore, le terminali lunghe quanto l’ovario o poco meno, disposte orizzontalmente o rivolte verso il basso. Il pedicello fiorale da verde scuro a porpora scuro. Fiori piccoli, da verde chiaro a verdi, raramente con tinte giallastre, aperti alla fioritura, tipicamente voltatesi a manicotto una volta impollinati. Perianzio raramente campanulato (aperto per i 3/4). Sepali largamente ovato-lanceolati (lunghi 4,5 – 7,5 mm, larghi 2,0 – 4,0 mm), acuminati, spesso riflessi all’indietro, esternamente verde scuro, internamente verdi chiaro. Petali larghi, ovati (lunghi 2,5 – 3,5 mm, larghi 2,0 – 4,0 mm), verde chiaro sia nella parte esterna che interna, con delle nervature verde scuro, presentano spesso leggere sfumature rosate. Labello bipartito (lungho 3,0 – 4,0 mm, largo 1,5 – 3,5 mm): ipochilo emisferico, verde chiaro esternamente, all’interno da porpora a marrone, nettarifero; epichilo largamente cordato, spesso largo quanto lungo, con delle protuberanze crenate alla base, rivolte verso l’interno del fiore. L’epichilo presenta le punte incurvate. Transizione ipochilo-epichilo del tipo a “V”. Viscidio sviluppato in condizioni di fiore appena aperto, di norma non funzionante. Le antere sono compatte all’inizio dell’antesi, per sgretolarsi quasi subito. La pianta, perciò, si presume autogama facoltativa. L’impollinazione è, comunque, molto efficiente dato che tutti i fiori, o quasi, vanno a frutto.

Ambiente/Biotopo: In bosco misto planiziale, con prevalenza di Robinia pseudoacacia L. e altre specie arboree, e falda alta.

Periodo di fioritura: Da metà Luglio a fine Settembre, variabile con l’andamento stagionale. Nelle annate più fresche procede sino ad inizio Ottobre, in quelle più secche solo fino alla fine d’Agosto.

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Beschreibung: Schlanke, zierliche, kleine bis mittelgroße Pflanze, 10 bis 35 cm hoch. Stängel aufrecht, im unteren Teil kahl, im Bereich des Blütenstandes meist dicht behaart, hellgrün bis grün. Laubblät­ter mehr oder weniger gleichmäßig am Stängel angeordnet, hellgrün bis grün, klein, an den Rändern leicht gewellt, die unteren rundlich bis oval (2,5 – 4,0 cm lang und 1,5 – 2,5 cm breit), fast waagerecht abstehend bis schräg aufwärts gerichtet, bisweilen leicht überhängend, die mittleren eiförmig und waagerecht abstehend bisweilen schräg aufwärts gerichtet, die oberen länglich oval bis lanzettlich (2,0 – 3,0 cm lang und 1,0 – 1,5 cm breit) und in Tragblätter übergehend. Blüten­stand ziemlich locker und langgestreckt (oft zwei Drittel der gesammten Pflanze einnehemend), fast einseitswendig angeordnet, arm- oder reichblütig mit 5 bis 30 Blüten. Tragblätter kurz, lanzettlich bis schmal-lanzettlich, hellgrün bis grün, die unteren etwas länger als die Blüten, die oberen etwa so lang oder etwas kurzer als der Fruchtknoten, waagerecht abstehend bis schräg nach unten gerichtet. Blütenstiel dunkelviolett. Blüten klein, hell- bis dunkelgrün, selten gelblichgrün gefärbt, weit geöffnet, leicht herabhängend. Perigonblätter weit geöffnet, nur selten gloc­kenför­mig zusam­mennei­gend. Sepalen breit eiförmig-lanzett­lich (4,5 – 7,5 mm lang und 2,0 – 4,0 mm breit), kurz zuge­spitzt, nach unten gerichtet, außen grün, innen hellgrün. Petalen breit-eiförmig bis eiförmig (2,5 – 3,5 mm lang und 2,0 – 4,0 mm breit), außen und innen hellgrün und meist hellrosa überlaufen mit mehreren dunkelgrünen Nerven. Lippe zweiglie­drig (3,0 – 4,0 mm lang und 1,5 – 3,5 mm breit). Hypochil topfförmig, außen hell- bis weisslichgrün, innen dunkelpurpurn, mit Nektar gefüllt. Epichil breit herzför­mig, etwas breiter als lang, weisslichgrün mit hellrosa Anflug, mit zwei oder drei mehr oder weniger stark entwickelten Basalhöckern, und mit zusammengezogener, meist zurückgeschlagener Spitze. Übergang Hypochil und Epichil eng V-förmig. Viscidium im Knospenzustand gut entwickelt, meist aber nicht funktionsfähig (fakultativ autogam).

Biotop/Standort: Feuchte Laubwaldmisch- und Pappelwäldern sowie in deren Waldlichtungen und an Waldrändern, meist in der Nähe von Wasserläufen; auf mäßig wechselfeuchten, basischen bis leicht sauren Böden.

Blütezeit: Hauptblütezeit von Mitte Juli bis Mitte August, in feuchten und warmen Jahren schon ab Anfang Juli. Die Sippe hat eine lange Blütezeit. Einzelnen blühenden Pflanzen findet man noch bis Mitte Oktober.

Bemerkungen: Epipactis tallosii subsp. zaupolensis ist vor allem an ihren sehr zierlichen und schlanken Wuchs zu erkennen, wobei die Pflanzenhöhe von 10 bis 35 cm variieren kann. Weiter an ihren überwiegend reichblütiger Infloreszenz, die oft etwa die Hälfte oder sogar zwei Drittel der gesammten Pflanzen einnimmt, ausserdem durch die kleinen zahlreichen und fast einseitswendig angeordneten Blüten. Die leicht nickenden Blüten sind hell- bis dunkelgrün gefärbt, haben überwiegend hellrosa gefärbte Petalen und besitzten dunkelvioletten Fruchtknotenstielen. Die Laubbätter sind mehr oder weniger gleichmäßig am Stängel verteilt, ziemlich klein und in der Form eiförmig bis oval. Das Epichil ist breit herzförmig und deren Spitze ist meist leicht zurückgebogen. Die Art ist fakultativ autogam. Das Viscidium ist im Knospenzustand gut entwickelt, meist aber nicht funktionsfähig. Der Pollinien überragen fast zur Gänze den oberen Narbenrand, sind in frischen Blüten kompakt, werden dann aber bald pulvrig und zerfallen sehr rasch, oft schon während dem Öffnungsvorgang der Blüte und sie gelangen dann durch einen Streckungsvorgang der Anthere auf den oberen Narbenrand und bewirken dadurch Autogamie. Die Selbstbestäubung ist sehr effektiv, da die Art einen fast totalen Fruchtansatz zeigt.

Die Variabilität von Epipactis tallosii subsp. zaupolensis zeigt sich vor allem in der Größe der Pflanzen. Es gibt Exemplare die bis 35 cm hoch sind und bis zu 40 Blüten tragen und ganz winzige und zarte Pflanzen, die nicht größer als 10 cm sind mit nur wenigen Blüten.

Epipactis tallosii subsp. zaupolensis erinnert auf den ersten Blick an ein reichblütiges Taxon aus der Epipactis albensis-Gruppe. Sie zeigt aber deutlich Merkmale von Epipactis tallosii (Wuchs, Beblätterung, Blütenstand und Blütenbau) Sie besitzt jedoch ein eigenes Erscheinungsbild, was hauptsächlich an ihren schlanken, doch niedrigen bis mittelhohen Wuchs zu erkennen ist, und weiter an ihren überwiegend reichblütiger Infloreszenz, einseitswendig orientierten Blüten und deren Blütenfarbe, die in allen Teilen hell- bis dunkelgrün ist. Von Epipactis tallosii subsp. tallosii unterscheidet sie sich vor allem durch kürzere und rundere Laubblätter, einen dichteren und meist reichblütigeren Infloreszenz, ein dunkelviolettes Fruchtknotenstielchen und ein breiteres, überwiegend grünlichweisses Epichil. Epipactis tallosii subsp. zaupolensis ist im ganzen grüner gefärbt als Epipactis tallosii subsp. tallosii, die im allgemeinen gelblicher ist.

Epipactis tallosii subsp. zaupolensis wurde erstmals 2006 von Barbaro (2007) bei Zoppola in der Region Venedig Giulia (Friaul) im Nordosten von Italien entdeckt, wobei diese Pflanzen irrtümlicherweise zu Epipactis rivularis gestellt wurden. Bei diesem Fund auf dem italienischen Festland handelt es sich um eine Population von über hundert Pflanzen, die in einen halbnatürlichen lockeren Laubmischwald, der hauptsächlich aus Gewöhnliche Robinie (Robinia pseudoacacia), Goldulme (Ulmus minor), Platanus (Platanus xhybrida), Ahorne (Acer campestre) und Hainbuche (Carpinus betulus) besteht, vorkommt. Die Pflanzen wachsen an mäßig feuchten Stellen nahe kleineren Wasserlaufen unter Weichhölzern. 2007 war die Population noch vorhanden und Mitte Juli wurden an diesen Fundort weit über 80 Exemplare gezählt, die Hälfte in Blüte, einige Pflanzen schon verblüht und wenige noch knospig oder erst austreibend. Hieraus geht schon hervor, dass die Sippe eine außenordentliche lange Blütezeit besitzt. Die ersten Exemplare öffnen bereits ihre Blüten Anfang Juli, die letzten Blüten sind noch bis Mitte Oktober vorhanden (Barbaro, 2007). In Nordostitalien lassen sich bestimmt noch weitere Fundorte dieser Sippe finden, den solche Waldbestände mit ähnlichen Holzgewächse sind in vielen Gebieten vorhanden.

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Bibliografia

Barbaro A. (2007): Epipactis rivularis Kranjčev & Čičmir (Orchidaceae), prima segnalazione per l’Italia relativa al territorio di Zoppola (Pordenone) (Pianura Friulana). GIROS Notizie 35: 15-17.

Delforge P., R. Čičmir, R. Kranjčev & A. Gévaudan (2006): Validation de la description d’Epipactis rivularis Kranjčev et Čičmir, une espèce croate du groupe d’Epipactis albensis (Orchidaceae) - Les Naturalistes belges , 87, hors-série; Spécial Orchidèes n. 19: 69-84.

Kranjčev R. (2005): Hrvatske Orhideje. Agencija za komercijalnu djelatnost, Zagreb: 600 pp.

Molnár A. & K. Robatsch (1996): Epipactis tallosii Molnár et Robatsch spec. nova, eine neue Epipactis-Art aus Ungarn. Jour. Eur. Orch. 28 (4): 787-794.

Indirizzo degli autori

Andrea Barbaro

Dipartimento Biologia applicata alla Difesa delle Piante, Università di Udine,

via delle Scienze, 208

I-33100 Udine (Italia)

e-mail: furetto1979@gmail.com

Karel (C.A.J.) Kreutz

Oude Landgraaf 35A

NL-6373 BE LANDGRAAF (Netherlands)

e-mail: c.kreutz@hccnet.nl

website: www.kreutz.info